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Le risorse della Programmazione Neurolinguistica

Benvenuti nel mondo della Programmazione Neurolinguistica.

Alcuni di voi probabilmente ne sentono parlare e la stanno scoprendo per la prima volta, altri la conoscono già, tanto o poco, e la stanno ri-considerando, verificando, aggiornando. Qualcuno ha già le idee chiare rispetto a cosa vuole ricavare da questa lettura e a cosa si aspetta dalla PNL e altri vi rifletteranno strada facendo.

Lasciatevi sorprendere.

L’idea con la quale vi vogliamo introdurre e accompagnare in questa esplorazione iniziale parte dalla considerazione che ciascuno di noi esseri umani dispone di grandi riserve di risorse, spesso ancora sconosciute, alle quali possiamo attingere per rendere più soddisfacente la nostra vita personale e professionale: viviamo con accanto la nostra eccellenza.

…Il genio crea concordanza tra il mondo in cui vive e il mondo che vive in lui…

Lavorare all’interno della cornice PNL significa lavorare all’interno dell’esperienza quotidiana: i percorsi partono dal creare forme di relazione e comunicazione con noi stessi e con gli altri che siano efficaci, per sviluppare man mano una migliore conoscenza di se stessi, delle proprie abilità, degli obiettivi che ci preme raggiungere e come mettere in pratica tutto questo, considerando anche il contesto e le persone coinvolte assieme a noi.

Noi ci occupiamo in prevalenza di strumenti e strategie utili per la professione, ma vi sarà facile scoprire che le risorse e gli apprendimenti possono essere facilmente traghettati da un contesto a un altro: ogni realtà aziendale può essere metafora per la persona, perché entrambe sono “sistemi organizzati”, e la persona può essere metafora per ogni realtà aziendale perché entrambe sono “organismi viventi”.

Uno dei principali contributi che la PNL ci offre sta nell’accrescere le nostre capacità di “leggere” relazioni e situazioni, senza rinchiuderle in un’interpretazione, ma ricavando e offrendo più numerose e ricche scelte operative.

Dentro ogni professionista c’è una persona.

Possiamo imparare a riconoscere e gestire le nostre risorse mentali e personali: infatti la magia della PNL è data molto più dal nostro atteggiamento complessivo e dalla mentalità con la quale utilizziamo gli strumenti appresi che non dalle tecniche di cui è ricca.

Approfondire i modi con i quali avvengono i nostri processi comunicativi ci consentirà non solo di migliorarli, ma anche di entrare più facilmente in sintonia con i nostri interlocutori, per creare una collaborazione comunicativa nella quale entrambi comprendiamo e siamo compresi.

Comunicare è molto più del semplice parlare in maniera efficace: comprende la nostra disponibilità e capacità di creare relazioni facilitanti, le abilità da mettere in campo, le esperienze e le convinzioni che abbiamo maturato nel tempo, ciò che è importante per noi, chi siamo e chi ci consideriamo come professionisti e come persone.

Tutto questo si riversa nei nostri comportamenti e nella nostra operatività quotidiana, abituale o eccezionale che sia.

Se molti avvenimenti che ci coinvolgono non dipendono da noi, gestire e far crescere noi stessi e la nostra professione nelle situazioni che affrontiamo è qualcosa che possiamo ottenere servendoci degli strumenti e delle osservazioni adatte: in questa crescita la PNL ci è amica e compagna.

Infatti è un modello che descrive come ci relazioniamo con la realtà, come agiamo e in che modo pensiamo e ci predisponiamo per agire.

Come la piantina per visitare una città o la mappa di un’azienda con le sue strutture, processi lavorativi e produzioni, persone e relazioni, ha fini pragmatici: ci consente di sapere dove ci troviamo, di definire dove vogliamo andare, di scegliere i percorsi e gli strumenti migliori, di operare verifiche sui risultati delle nostre scelte. Descrive con modelli semplici il nostro funzionamento, che è complesso e raffinato.

Ci regala risorse, non potere.

Per ottenere questi risultati non possiamo usare semplicemente regole e ricette, applicando le quali la procedura corretta ci garantirà l’effetto atteso. Le persone sono più evolute e ricche di variabili rispetto alle macchine, occupano un differente livello.

Esistono quindi delle condizioni all’interno delle quali la nostra mentalità si può sviluppare coinvolgendo la nostra operatività, in un’ottica di collaborazione, rispetto e interdipendenza con gli altri.

Infatti se i presupposti ai quali facciamo riferimento e che pratichiamo sono quelli della PNL, nessuna costrizione su noi e sugli altri e nessuna manipolazione sono possibili. Se intendiamo sconfiggere o manipolare, significa che abbiamo altri presupposti e che non siamo affatto nella cornice della Programmazione Neurolinguistica.

Razionalità e sapere tecnico possono dare risultati solo se sorretti da un vitale background fatto di relazione e comunicazione: le soft skill. Sono asset determinanti che costituiscono la piattaforma su cui possono innestarsi con massima efficacia le strategie per le risorse umane, le competenze tecniche, i progetti di cambiamento, i piani di empowerment. Le competenze invecchiano, servono modelli “ricchi” per rigenerarsi nei momenti di crisi e per identificare quali siano i modelli di sviluppo che ci sosterranno nel tempo e che si riveleranno evolutivi, non rimedi temporanei che invecchiano rapidamente.

La PNL rappresenta uno dei più grandi progressi degli ultimi quarant’anni nella comprensione di come avvenga lo sviluppo delle persone e delle organizzazioni. Combina un insieme di atteggiamenti, strumenti pratici e interventi focalizzati al raggiungimento dell’eccellenza nei contesti in cui ciascuno di noi opera. In questo modo possiamo raggiungere i nostri obiettivi, sviluppando una flessibilità comportamentale di base congruente con i valori personali e dell’organizzazione alla quale apparteniamo.

In un certo senso questi atteggiamenti sono le “guide neurologiche” che permettono alla nostra esperienza personale di diventare più ricca, godibile, significativa, utile e anche divertente.

Sappiamo bene che una quantità insufficiente di sonno, un malessere o i postumi di una fatica pesante possono determinare prestazioni scarse. Non riflettiamo invece abbastanza sul fatto che la maggior parte delle persone abitualmente abbia risultati inferiori alle proprie possibilità, “solo” perché sta usando “programmi corpo-mente” inadeguati rispetto alla situazione e agli obiettivi che si è posta.

Non si tratta tanto di tecniche da applicare che offrono indiscussa superiorità (e semmai siamo noi stessi i primi ai quali occorre applicarle), quanto di atteggiamenti e modi di porsi e di pensare che, se vogliamo, possono divenire per noi familiari: la loro qualità profonda è ciò che rende la PNL così utile, rispettosa e formidabile.

Infatti la PNL è un modello di continuità, in continuo divenire e crescita, che descrive e valorizza il maggior numero di aspetti della persona nella sua vita privata e professionale. È il linguaggio del cambiamento e dell'evoluzione nelle Imprese e Organizzazioni.

Attenta alle persone, guida lo sviluppo di comportamenti innovativi e flessibili e l’arricchimento della propria esperienza professionale e personale inserendola nel quadro di rinnovamento, ricerca e anticipazione richiesto dall'attuale sistema sociale ed economico altamente fluido e competitivo.

Per conoscere la PNL si può cominciare a parlarne, per approfondirla si può leggere qualche libro, ma il modo migliore è quello di frequentare un corso che, come il Master in Programmazione Neurolinguistica e Comunicazione, costituisce un progetto completo per poterla praticare.

Non possiamo cambiare gli eventi, ma possiamo costruirci le risorse per gestirli. È qui che i problemi finiscono e cominciano le competenze, lo sviluppo e la soddisfazione.

La nostra formazione non è aggiungere qualche conoscenza in più, ma arricchire il modo di pensare, scegliere, interagire.

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