top of page

COME UNA CARPA ALL’AMO

  • claudiovigoni6
  • 2 nov
  • Tempo di lettura: 2 min

ree

Sempre più osserviamo come il modello “Azione Reazione” stia diventando pervasivo.

Le informazioni non vengono fornite per portare qualcosa a conoscenza di qualcuno, ma per ottenere subito una risposta in reazione a quanto detto/visto o per ottenere tanti “like”, superficiali e frettolosi, ma comunque tanti.

Si gioca soprattutto sul piano emotivo, proponendo un’azione immediata sull’onda di ciò che viene suscitato/proviamo in quello specifico momento. Infatti tramite la nostra parte emotiva, possiamo processare una grande quantità di dati in modo molto veloce, ma non altrettanto ponderato. Tramite la nostra parte logico-razionale siamo molto più accurati, ma anche più lenti. Nessuna delle due parti conta più dell’altra né può essere sufficiente da sola; al contrario, ciascuno di noi funziona bene e dà il meglio di sé quando queste due aree sono compresenti e in equilibrio tra loro e questo vale sia in campo personale che professionale.

Il fatto è che trovandoci gettati con così tanta frequenza all’interno del modello di Azione-Reazione, finiamo per farlo diventare nostro senza neppure accorgercene e finiamo per usarlo anche noi in tutte le aree della nostra vita, senza più considerare quanto sia dannoso e quanto porti alla contrapposizione e al contrasto.

Inoltre, siccome l’attenzione è sempre più ridotta, vengono creati messaggi sempre più brevi, con lo scopo di catturare rapidamente qualche neurone vagante. Ma una volta attratta questa misera attenzione, cosa possiamo proporre? Una riflessione? Un pensiero? Un’attività? Ovviamente no, possiamo solo proporre un’azione -premi subito “segui”- oppure un altro messaggio brevissimo e catturante. Con quali risultati?

Trascuriamo completamente il fatto che l’attenzione è un’abilità che, come tutte le abilità, richiede di essere allenata e praticata. Non è inesorabilmente in caduta libera, se noi non abbiamo l’intenzione di lasciarla cadere e cominciamo a coltivarla, a qualunque età.

Il modello funzionale è costituito da:

Azione Riflessione/Pensiero Scelta tra varie e differenti opzioni di Intervento.

Modalità un po' meno veloce, ma più accurata e ricca.

Nessuna “reazione” immediata e non ponderata, che è quella che mette in atto la carpa quando viene presa all’amo e più tira per liberarsi, più fortemente viene agganciata e trascinata.

Desideriamo diventare carpe?

Quasi sempre operiamo scelte come reazione a qualche accadimento precedente; le reazioni sono riferite al passato, sono automatiche e ci rendono sempre più dipendenti e sempre meno decisori, a meno che non crediamo di essere noi che decidiamo solo perché accettiamo qualcosa che è stato creato apposta, su misura perché noi lo scegliessimo…

Come possiamo progettare il futuro, invece di attenderne uno migliore?

E poi, attenderlo da chi e migliore in relazione a quali parametri…

Riflettere su quali siano le conseguenze, a lungo termine e ad ampio raggio, di ciò in cui mi trovo coinvolto, che scelgo, che faccio, che penso ora, deve diventare un’operazione abituale, cosa che man mano la renderà anche più facile e veloce, se è questo che ci preme.

Se opero questo cambiamento adesso nella mia azienda o nel mio lavoro o nella mia vita, come funzionerà ora per me e per tutti coloro che sono coinvolti? Come cambieranno il contesto e le relazioni? In un modo che va bene e che è utile? E tra due anni? E tra cinque?

Oppure ci va bene che le soluzioni di oggi siano le disfunzionalità di domani?

 
 
 

Commenti


In evidenza
News recenti
Archivio
Rierca per Tags
Seguici
  • Facebook Basic Square

CONTATTACI

Ileana Moretti:   +39 3405158993

Vincenzo Palma: +39 3388738127

Email: info@formati.net

SEGUICI SU

  • LinkedIn
  • Facebook
bottom of page